CONSERVARE CORRETTAMENTE I PRODOTTI ADESIVI A PRESSIONE

Le regole d’oro per lo stoccaggio dei nastri adesivi


Alcuni nastri adesivi possono essere soggetti a modifiche nel tempo delle proprie caratteristiche estetiche, fisiche e prestazionali.

Queste variazioni, che avvengono anche per invecchiamento naturale, possono essere accelerate da specifici fattori o da una combinazione degli stessi.

Per questo è utile adottare alcune precauzioni per preservare al meglio e nel tempo la loro integrità, mantenendo, entro i limiti di accettabilità, il deterioramento a cui sono soggetti.

In questo articolo riportiamo i due fattori che bisogna sempre tenere a mente quando si vuole conservare un prodotto adesivo, nella fattispecie i nastri mono e biadesivi.

In caso di dubbi, ricordati che le informazioni per conservare al meglio i prodotti adesivi, si possono trovare all’interno delle schede tecniche di ciascun prodotto.


1.  Le condizioni ambientali che influiscono sulla durata: la temperatura e l’umidità ambientale


Le caratteristiche funzionali vengono garantite per un periodo che generalmente non supera i 12 mesi, ma su alcuni prodotti  si può scendere a 6 mesi o arrivare anche a 60.
E’ opportuno che la temperatura di stoccaggio sia compresa tra i 15°C e i 25°C, con umidità relativa preferibilmente non superiore al 65%.

E’ consigliabile inoltre evitare l’esposizione diretta a fonti di calore e di luce.
Questi due fattori possono determinare in modo importante un decadimento delle prestazioni del nastro adesivo, rendendolo nel peggiore dei casi addirittura inutilizzabile.

Il primo pensiero che viene in mente è che non sempre è possibile disporre di un magazzino climatizzato. 
In tal caso come si può fare?

E’ più semplice di quanto si possa immaginare. 
I prodotti stoccati a temperature inferiori a quanto consigliato, prima del loro utilizzo, dovranno essere ricondizionati, ovvero portati alle temperature sopra consigliate per il tempo necessario, affinché si scaldino omogeneamente.

Va puntualizzato che sono da evitare condizioni ambientali estreme: variazioni termiche repentine, temperature molto elevate o fortemente ridotte, umidità eccessive, ecc.


2. Preserva e protegge dagli agenti esterni: l’imballo


Al fine di una migliore conservazione dei nastri, è opportuno che essi siano mantenuti all’interno degli imballi originali, meglio ancora se in sacchetto chiuso.
In questo modo si può evita l’esposizione diretta alla luce solare o a fonti luminose e che la polvere, sempre presente in tutti gli ambienti, possa contaminare l’adesivo.

L’eventuale sacchetto protegge dagli sbalzi di umidità che possono influire negativamente sui liner in carta (se vuoi saperne di più sulle diverse tipologie di liner, leggi il nostro articolo sulla carta siliconata).

Altra accortezza, se si dispone di scaffalature, preferirle come luogo dove riporre i nastri proprio perché meno soggette al depositarsi della polvere rispetto al pavimento.

Quando si preleva qualche nastro da una confezione, sarebbe poi il caso di chiuderla evitando così che al suo interno entri e si depositi del pulviscolo.

Altro avvertimento: non sovrapporre pesi eccessivi poiché un carico elevato potrebbe determinare deformazioni permanenti.


Quello che abbiamo riportato è il vademecum generale per la conservazione dei nastri a pressione, che aiuta ad evitare sprechi di materiale e tempo.
Resta inteso che non sono regole stringenti e vincolanti ma indicazioni che ognuno può seguire a seconda della realtà in cui opera.

Grazie per essere arrivato alla fine dell’articolo.
Se sei interessato al mondo degli adesivi continua a seguirci per altre curiosità e consigli.

A presto!

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